Non tornare a casa




Oramai la globalizzazione ha portato alla ribalta prodotti di paesi che da noi nel mondo occidentale sarebbero anni fa sconosciuti.

Don't come home è letteralmente non tornare a casa; una frase che solo nell'ultima puntata ha una spiegazione.

Gli episodi che sono 6 (una cosa utile quando si vedono le serie particolari sono anche la brevità degli episodi).

Nella prima parte la serie vira su una tematica horror che a metà si stravolge in universo che potremmo dire fantascientifico.

La trama per quello che posso dire è all'inizio lineare. Una ragazza con figlia al seguito (o no?)  ritorna nella casa di famiglia.

 Una casa che sicuramente emana un'aurea malefica. Non a caso la bambina vaga per i molti spazi vedendo spesso figura quasi diaboliche. 

Mentre la madre scappa da qualcosa che è più pratico ma anche allo stesso tempo non meno pauroso.

Tutti gli attori della serie sono perfetti, ma Ploypaphas Fonkaewsiwaporn (la brevità dei nomi non è una prerogativa thailandese) la bambina che interpreta la piccola Min, è semplicemente fantastica.

 

L'unico neo per alcuni può essere il fatto che la serie è sottotitolata ma vi assicuro che dopo nemmeno ve ne accorgerete.

Netflix

 

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